La chiesa definita dalle Scritture

L’unico fondamento della chiesa è Gesù Cristo, suo Signore.
Lei è la sua nuova creazione, compiuta per mezzo dell’acqua e della Parola.
Dal cielo Egli venne a cercarla, per far di lei la sua sposa santa.
Egli la comprò con il suo sangue, e morì perché lei vivesse.
—Samuel J. Stone (1839-1900)

OGGI SONO IN MOLTI a rivendicare il diritto di chiamarsi chiesa. Ci sono chiese dappertutto in Italia e nel mondo, con nomi e origini molto diversi. Un italiano, quando sente la parola chiesa pensa immediatamente alla Chiesa cattolica romana, l’istituzione governata dal papa e dai suoi vescovi. Il Concilio Vaticano II (1962-65) l’ha definita “l’unica Chiesa di Cristo sulla terra”. Ma, è proprio vero?

Il fatto di poter vantare oltre un miliardo di fedeli in tutto il mondo è forse la prova finale che la Chiesa romana sia la chiesa di Cristo sulla terra?

Chi ha il diritto di deliberare cos’è la chiesa? E come si fa oggi a distinguere la chiesa vera da quelle false?

Per rispondere a queste domande, la cosa più logica è andare alla fonte. La chiesa è un’idea originale di Dio. Perciò il Nuovo Testamento, ispirato da Lui, è l’unico documento autorevole per definire cos’è la chiesa.

I dieci argomenti che seguono sono basati sul Nuovo Testamento. Non hanno la pretesa di essere esaustivi. T’invito a verificarli nella tua Bibbia e, soprattutto, a chiederti se fai parte della chiesa che Dio sta realizzando. C’è in gioco il tuo destino eterno.

1 - LA CHIESA È UNA ASSEMBLEA DI PERSONE

Il significato preciso della parola chiesa (gr. ekklesia) nel Nuovo Testamento è assemblea, congregazione, radunamento di persone. Non viene mai usata per indicare un edificio o un luogo d’incontro, tantomeno un’organizzazione ecclesiastica. Si riferisce sempre o a congregazioni cristiane locali disseminate su tutto l’Impero romano o all’insieme del popolo di Dio redento da Cristo. Sapevi che la chiesa è semplicemente un gruppo di persone?

2 - SOLO CHI È NATO DALLO SPIRITO FA PARTE DELLA CHIESA (1 CORINZI 12:12, 1 PIETRO 1:3,22-25)

La chiesa è composta da tutti i credenti nel Signore Gesù Cristo (Giovanni 3:14-16), i quali sono stati rigenerati dallo Spirito di Dio. Gesù ha detto chiaramente che “Se uno non è nato di nuovo non può vedere e entrare nel regno di Dio” (Giovanni 3:3,5). La nuova nascita, detta anche rigenerazione, è un atto sovrano di Dio, mediante la sua Parola (1 Pietro 1:23). Chi ascolta il messaggio della salvezza, il Vangelo di Gesù Cristo, e lo crede, è rigenerato dallo Spirito Santo ed entra a far parte della chiesa (Efesini 1:13).
Questo significa che nessuno può diventare parte della chiesa per i propri sforzi o meriti, o a causa di certi rituali. Inoltre, nessuna istituzione è in grado di concedere o negare a qualcuno l’appartenenza alla chiesa di Cristo (Giovanni 1:13). Essa dipende esclusivamente dal miracolo della rigenerazione mediante la Parola di Dio (Giacomo 1:18).

3 - LA CHIESA APPARTIENE A CRISTO

Gesù rivendicò la proprietà della chiesa quando affermò: “…io edificherò la mia chiesa e le porte dell’Ades (la morte) non la potranno vincere” (Matteo 16:18). L’espressione la “mia chiesa” significa che Egli ne è l’unico proprietario, architetto, costruttore e Signore. Chi ne fa parte lo sa, e cerca continuamente di comprendere quale sia la volontà di Cristo rivelata nella sua Parola. Ecco perché Gesù ha detto che chi ascolta le sue parole e le mette in pratica è un uomo avveduto, mentre chi le ascolta e non le mette in pratica è uno stolto (Matteo 7:24, 26).

4 - CRISTO HA PROMESSO DI EDIFICARE LA SUA CHIESA

Nello stesso passo in cui Gesù ha rivendicato la proprietà della chiesa, Egli ha anche promesso di edificarla (Matteo 16:18). Più tardi, l’Apostolo Pietro, che era presente quando Gesù pronunciò queste parole, paragonò la chiesa a una casa spirituale formata da pietre viventi, cioè uomini e donne che Dio ha chiamato e acquistato per essere la sua proprietà particolare (1 Pietro 2:4-10). Tutta la Trinità partecipa a quest’opera di edificazione. Gesù (Matteo 3:11), secondo il progetto del Padre (Efesini 1:3-6; 1 Corinzi 12:18) e per mezzo dello Spirito Santo (1 Corinzi 12:13), aggiunge alla sua chiesa quelli che si ravvedono e credono al Vangelo (Efesini 1:13). Nessun incredulo ne farà parte, né chi avrà rifiutato Cristo come il fondamento e la pietra angolare (1 Corinzi 3:11; Efesini 2:20; 1 Pietro 2:6-8).

Un giorno la costruzione verrà ultimata. “Io edificherò la mia chiesa”, sottolinea infatti la certezza del completamento dell’opera secondo il progetto originale di Dio.

5 - LA CHIESA È IL CORPO DI CRISTO (GALATI 3:28; EFESINI 4:4)

Nel Nuovo Testamento, la metafora del corpo umano per identificare la chiesa mette in risalto l’unità del corpo al suo capo, Cristo, e tra tutte le persone che la compongono. La chiesa è un corpo unico e intimamente connesso, malgrado sia formato da individui molto diversi, sia Giudei che gentili. Le differenze razziali, sociali e sessuali non costituiscono più una disuguaglianza spirituale tra i suoi membri; tutti sono uno in Cristo (Galati 3:28; Efesini 2:16). Il linguaggio del Nuovo Testamento è inequivocabile; tutti i veri credenti fanno parte del corpo di Cristo (1 Corinzi 12:13). Questa verità, da sola, corregge molte idee sbagliate sulla chiesa:
1) non può esserci un credente che non sia stato battezzato nello Spirito;
2) non può esserci più di un battesimo nello Spirito;
3) nessun membro del corpo può cessare di esserlo. Diversamente, il concetto di unità del corpo decadrebbe.

6 - LA CHIESA PRENDE LA SUA VITA DA CRISTO, CHE NE È IL CAPO SUPREMO (EFESINI 1:23,23; 4:15,16; COLOSSESI 1:18)

Dio Padre ha stabilito Gesù Cristo come l’unico capo della chiesa (Efesini 1:22,23). Egli possiede ed esercita l’autorità assoluta ed esclusiva su di lei. Nessuna guida umana può sostituirsi a Colui che, dopo essere morto, risorto e salito in cielo, esercita il suo potere sulla chiesa da questa posizione di preminenza. Come il cervello controlla e dirige il corpo umano, così Gesù Cristo governa e guida ogni parte della sua chiesa. Gesù ha detto: “Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla”(Giovanni 15:5).

7 - LA CHIESA È CONDOTTA DA UOMINI BIBLICAMENTE QUALIFICATI

La chiesa di Cristo non è una democrazia in cui ciascuno dice e fa ciò che vuole. Al contrario, il Nuovo Testamento sottolinea che nella “casa di Dio” (1 Timoteo 3:15) le cose devono essere fatte con dignità e ordine (1 Corinzi 14:40). Uno dei modi in cui questo avviene è attraverso la leadership di uomini responsabili, stabiliti da Dio per condurre le comunità locali. Questi uomini devono possedere le precise caratteristiche morali e spirituali descritte in 1 Timoteo 3:1-7 e Tito 1:5-9. La misura in cui questi uomini rappresentano Cristo per santità di vita e aderenza ai suoi insegnamenti determina il grado di protezione e di sottomissione della chiesa all'autorità e alla guida di Cristo.

8 - LA CHIESA È LA COLONNA E IL SOSTEGNO DELLA VERITÀ (1 TIMOTEO 3:15)

La vera chiesa apostolica è quella fondata sulla verità giunta a noi attraverso gli apostoli (Efesini 2:20). Questa verità è stata rivelata da Dio una volta per sempre (Giuda 3). Il compito della chiesa e delle sue guide è ora di promuovere e insegnare tutto il consiglio di Dio. Questa è la caratteristica principale che distingue la chiesa vera da quelle false: solo una chiesa che riconosce il primato di autorità alla Scrittura è una chiesa vera. Infatti, non è la chiesa a definire cosa sia la verità, ma è Dio nella sua Parola. Ogni insegnamento o dottrina che si discosta, anche minimamente, dalla verità del Vangelo che Dio ha rivelato per mezzo di Cristo e degli apostoli, è una dottrina falsa, maledetta da Dio, e condanna alla perdizione chi la professa (Galati 1:8,9).

9 - LA CHIESA È LA SPOSA DI CRISTO (EFESINI 5:25)

Cristo ha amato grandemente la chiesa chiamandola sua sposa e dando la sua vita per lei (Efesini 5:2,25). Si tratta dell’amore più grande (Giovanni 15:13; 1 Corinzi 13:13), esclusivo e anche tenero (Efesini 5:32). Chi ha conosciuto l’amore di Cristo non ne può più fare a meno e trova grande conforto in questa verità. Ogni vero cristiano sa che nessuno può separarlo dall’amore di Cristo (Giovanni 10:28,29; Romani 8:35-39).

10 - LA CHIESA È NATA IL GIORNO DI PENTECOSTE E UN GIORNO SARA' CON CRISTO, SUO SPOSO (1 TESSALONICESI 4:13-18)

I primi capitoli del libro degli Atti degli Apostoli narrano come la chiesa ha avuto inizio. Nel giorno di Pentecoste, a Gerusalemme, lo Spirito Santo è disceso su un gruppo di 120 persone. Fu un evento caratterizzato da segni miracolosi senza precedenti, perché in quel momento Dio stava inaugurando una cosa nuova: la chiesa appunto (Matteo 16:18; Atti 1:5; 2:1-4; 11:15). In quel giorno è iniziata l’edificazione della chiesa e, da allora in poi, Cristo vi sta aggiungendo giorno per giorno quelli che sono sulla via della salvezza (Atti 2:47). Sarà così fino al momento in cui il numero dei redenti stabilito da Dio sarà completo (Romani 11:25). A quel punto Gesù Cristo tornerà per raccogliere i suoi da ogni angolo della terra per portarli con sé in cielo (1 Tessalonicesi 4:13-18). Là, finalmente, la chiesa godrà una perfetta comunione con Dio per l’eternità.

CONCLUSIONE

Il Nuovo Testamento ha molto altro da dire sulla chiesa. Ti invito a leggerlo e a studiarlo per scoprire tante altre cose meravigliose che Dio ha riservato per lei. Un giorno, purtroppo, molti si renderanno conto di essersi sbagliati e di non appartenere alla vera chiesa. Fa’ che tu non sia fra questi.

Appartenere alla chiesa universale di Dio significa far parte anche di una chiesa locale, frequentare i suoi incontri ed essere coinvolti attivamente nella vita di quella comunità di credenti. La tua fede e la tua obbedienza dipendono da questo:

Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno” (Ebrei 10:23-25).